La Reggia di Caserta come luogo dell’anima

Ho una lista di “posti dell’anima” chiusa nel cassetto di camera mia. Sono i luoghi in cui riesco davvero a sentirmi nient’altro che me stessa e sono sparsi in tutto il vecchio continente. In alcuni ci sono stata una volta sola, in altri milioni.

La Reggia di Caserta ha ottenuto un posto nella mia lista molto tempo fa. Due luoghi, in particolare al suo interno, che però, terrò per me.

15608397_10206133624339583_196084875_oCi ritorno oggi per un’apertura serale straordinaria.

L’evento è stato pubblicizzato molto eppure non c’è nessuno.

Forse ho solo scelto il giorno e l’ora adatta.

-Tuttodunfiato- Entro nel cortile e mi immergo tra le proiezioni a tema natalizio. I due sensi principali sono coinvolti appieno e, anche questa volta, la musica fa il suo sporco lavoro.

luci3

luci5

luci6La solennità e l’imponenza dello Scalone d’Onore mi risucchiano all’interno del palazzo.

scaloneCompletamente vuote, le stanze della Reggia assumono altre vesti: intime, confidenziali. Come quando, in pieno inverno, sei sola e giri per casa col pigiama di pile colorato, orribile, che ti fa sentire al sicuro.

STANZA2

Si susseguono, una dietro l’altra, le camere del palazzo reale più grande al mondo e mi rendo conto di conoscerle davvero a memoria. Solo che ora non c’è nessuno. Nessuna scolaresca rumorosa, nessun turista sprovveduto, nessun tedesco in calzoncini, nessuna guida indiscreta.

stranza2Presto mi ritrovo nella stanza della biblioteca. La mia preferita. Due splendidi mappamondi in legno alla mia sinistra, il cannocchiale al centro della stanza, gli scaffali in legno posti lungo il perimetro e l’odore familiare di libro antico. Ritrovo tutto intatto, esattamente nell’ordine in cui l’avevo lasciato l’ultima volta. Un gioiellino incastonato in un tesoro inestimabile. Una matriosca di cose troppo preziose per essere capite al primo approccio.

biblioSola, lascio che lo spazio -immenso- che mi circonda, mi inghiottisca.

corridoio

Soffitti alti e nessuna fretta.

Soffitti alti e la mia reflex.

soffitto2

Soffitti alti e i capelli sugli occhi.

Soffitti alti e un equilibrio troppo fragile per durare ancora, il mio.

Che faccio un po’ fatica a starmi dietro ultimamente e passo i giorni a rincorrermi in un campo minato che io ho creato. E queste stanze deserte e i corridoi che sembrano chilometrici sono lo specchio velato e distorto delle distanze che pongo, ogni giorno, tra me e gli altri. Una sorta di assicurazione per chi mi sta intorno e per me stessa. Ché tutto quello che posso offrire oggi è uno spazio vuoto, pronto però ad essere arredato e abbellito con pazienza e dedizione, lentamente, senza alcuna fretta.

cortile

Precedente Castel Sant'Elmo e la finestra sul golfo Successivo Miami, Key West e Orlando in pochi scatti

Un commento su “La Reggia di Caserta come luogo dell’anima

  1. #Frena il said:

    Stanze deserte ma ancora cariche nel nostro immaginario dell’allegria e festa che potevano ospitare.
    Corridoi chilometrici nei quali con ogni passo accorciamo la distanza tra noi e luoghi sempre più belli, evocativi e nei quali non ci si può fare a meno di “ri-perdersi”.
    Nessun vuoto resta tale troppo a lungo.
    #Frena

I commenti sono chiusi.