Torno dall’America un po’ confusa e con un velo d’abbronzatura che mi fa essere, stranamente, più scura dei miei amici. Di Miami, i suoi abitanti, i suoi turisti io davvero non saprei cosa dire se non parole che finirebbero per essere tra le più banali e scontate possibili. Nel paese in cui i chirurghi estetici lavorano più dei cassieri del McDonald’s, le macchine sembrano uscite tutte da GTA e un cocktail costa quanto una cena di pesce (in due), io non mi sentivo propriamente a casa.
Non vorrei sembrare falsa e ipocrita ma davvero non ce la farei mai a vivere con così tanta superficialità in così tanta superficialità.
Mi piacevano, però, i gabbiani, le torrette di controllo sulla spiaggia, i quad che utilizzavano i bagnini, le palme altissime e i bagnasciuga chilometrici che mi permettevano, ogni giorno, di fare le mie amate, lunghe passeggiate. Ho collezionato più albe che tramonti e mi sono innamorata di quel sole che, a Miami vedevo nascere -stranamente- dal mare e nell’isola di Key west ho visto morire nell’oceano nel punto più a sud di tutti gli Stati Uniti.
Ecco dunque una brevissima gallery che riassumerà al meglio (si spera), il mio viaggio oltreoceano.
Enjoy the trip