I gabbiani di Key Biscayne

Sulla piccola isoletta di Key Biscayne, a pochi km da Miami beach, nel Crandon Park, non c’è nessuno. Un parcheggio immenso completamente vuoto, silenziosissimi campi da beach volley, chioschetti con le saracinesche abbassate, gazebi attrezzati con tavoli, panche di legno e fornacelle per il barbecue abitati da volatili che non riesco a classificare. Non che mi dispiaccia il fatto che non ci sia un’anima, ma non ne capisco il motivo e un po’ mi intimorisce la cosa. è il sei di Gennaio, ci sono ventotto gradi, poche nuvole in cielo e l’oceano non è arrabbiato come il solito. Raggiungo a passi lenti la riva (la sabbia non scotta nemmeno un po’) e provo a spingere lo sguardo più in là che posso per cercare di scorgere anche solo una sagoma alla quale chiedere spiegazioni. Ma nulla, non c’è alcun essere umano nel raggio di km. che strano. 

In lontananza, una macchia bianca attira di colpo la mia attenzione. Così raccolgo frettolosamente tutte le mie cose e mi avvicino sempre più ad essa per cercare di identificarla: gabbiani.

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Migliaia di gabbiani raccolti tutti nel punto preciso in cui, grazie alla bassa marea, la sabbia ha formato una piccola isoletta poco distante dal bagnasciuga. Mi avvicino in punta di piedi e resto ferma ad osservarli trattenendo quasi il fiato per non farli scappare via. Sulla riva, i più piccini provano, temerari, a spiaccare il volo mentre i più grandi battono le ali sincronicamente alle onde del mare, creando con esso un suono quasi melodico, rilassante.

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Sono ormai in mezzo a loro e, per attirare l’attenzione, provo a fischiettare. Una, due tre volte. Non succede nulla, continuano ad ignorarmi. Come se fossi invisibile. Un po’ me ne dispiaccio, ma poi mi accorgo che la mia presenza non li ha spaventati, nessuno di loro è volato via ed io ho tacitamente ottenuto il permesso di essere lì “chiudere gli occhi e aprire le braccia”.

Se solo fosse possibile poter ridurre a zero le parole, anche con le persone…

Se solo bastasse la nostra silenziosa presenza a trasmettere tutto quello che siamo e che possiamo offrire…

Se solo potessimo essere i protagonisti e non tacite comparse, ogni giorno, nelle nostre vite…

Allora saremmo in grado di riconoscere chi, tra tanti, decide assumersi l’enorme e immensa responsabilità di sedersi accanto a noi e semplicemente restare.

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è possibile spingerci insieme oltre i confini del tempo, come certe idee, come le maree, come le promesse…

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