Castello di Maddaloni. Il fascino dell’abbandono.

Una climax ascendente di prurito, starnuti, sudore, straniamento, eccitazione e meraviglia caratterizza questa calda giornata di inizio estate.

Sono a Maddaloni e sto percorrendo le viuzze del Borgo Antico dei Formali.

Il mio smartphone segna 32 gradi, ma io riesco a percepirne almeno una decina in più.

Il cielo è terso e riesco a vedere questo fantomatico Castello in tutta la sua imponenza che domina da ogni strada della città. Si respira un’aria buona. Lontano dal traffico e dal caos, le voci dei miei amici che discutono su quale sia il percorso migliore da intraprendere per arrivare alla meta, sono gli unici suoni che riesco a percepire nell’arco di chilometri.

13524236_10205042179694149_1796289251_o

Anche se sono con gente del posto, so già che ci perderemo e la cosa mi fa sorridere.  E poi mi piace l’idea di avviarmi senza una mappa e un percorso tracciato preciso.

Mi sento sempre una piccola Donna Avventura quando succede.

Una sorta di scarica adrenalinica mi attraversa la spina  dorsale e si palesa sul mio volto in un sorriso a trentadue denti simile ad una paralisi facciale che, difficilmente, riesco a controllare.

Mi fermo ad osservare il Castello con le sue due torri farsi sempre più vicino. Questa costruzione risalente all’epoca normanna (anche se un riferimento ad essa è presente già nel II sec a. C. nell’Ab urbe condita di Tito Livio)  ha subito, negli anni, tantissime trasformazioni e, oggi, è abbandonata a se stessa.

Accendo la Reflex.

Voglio documentare e, questa volta, voglio farlo con un video.

Ancora una volta, un posto bellissimo, misterioso e abbandonato a pochi chilometri da casa mia.

Ancora una volta, un luogo straordinario che meriterebbe la giusta attenzione, rivalutazione e il giusto rispetto.

Ancora una volta, è il mio territorio a regalarmi le emozioni più grandi.

Consigli utili:

  • Ci sono diversi modi per arrivare al castello. Quello più comodo e semplice è salire per la Chiesa di San Benedetto. Chiedete ai locali. La chiesa è conosciuta e facile da raggiungere. Da li in poi la strada per il castello è ben tracciata.
  • Se si vuole provare il “brivido” dell’avventura e godersi le viuzze del Borgo Antico dei Formali si può parcheggiare l’auto in via Ponte Carolino (accanto alla torre dell’orologio) e salire su per le stradine fin quando il sentire tracciato lo permette. Dopo di che, vi aspetterà una piccola scalata che vi porterà dritti al castello.
  • All’altezza di 427 m, si trova il Santuario di San Michele. Se avete fiato e gambe cosiglio una visita in questo santuario che è uno dei luoghi più suggestivi della città. Ci si arriva dal castello grazie ad un sentiro dove sono poste le croci indicanti il percorso della tradizionale Via Crucis cittadina.
  • Fermatevi ed ammirare la bellezza delle seguenti chiese che incontrerete lungo il percorso: Chiesa di S. Margherita una delle più antiche di Maddaloni custodisce un meraviglioso santuario gotico con affreschi di scuola locale degli inizi del XV secolo, che rappresentano un Cristo pantocratore, l’Annunciazione e la Crocifissione; Basilica minore del Corpus Domini, molto ricca e di grande fascino con l’altare disegnato dall’architetto Luigi Vanvitelli e il campanile di scuola vanvitelliana.
  • Dall’800 il castello fu acquistato dalla famiglia De Sivo che lo trasformò in una dimora per incontri e battute di caccia. Oggi è un luogo completamente abbandonato a se stesso. Consiglio quindi massima attenzione e precauzione nel visitarlo all’interno.

Precedente E quindi uscimmo a riveder le stelle Successivo Lisbona. Feels like home.