Pompei: la città risorta dalle ceneri

Frutto dell’incommensurabile forza della natura e di uno dei suoi più affascinanti e ossimorici fenomeni, che nel distruggere ne ha conservato e custodito i luoghi, le case e il suo modus vivendi, Pompei, appare oggi come una fenice risorta dalla ceneri, pronta a parlare a chiunque voglia ascoltarla.

Ed io, ero lì per lei.

città di PompeiTendevo l’orecchio ad ogni passo e riuscivo a sentire il brusio nelle case, gli schiamazzi nelle taverne, le urla per il sforzi fisici nella palestra, i complotti orditi nelle terme, gli applausi nei teatri, l’ansimare proveniente dal Lupanare e perfino il religioso silenzio nei templi.

Casa del Fauno(Casa del Fauno)

teatro grande(Teatro Grande)

Agli scavi archeologici si accede da Porta Marina (chiamata così perché, un tempo, conduceva al mare, e quindi, al porto dell’antica città). Camminando tra le strade strette e tortuose sembrava che il tempo si fosse fermato a quel 24 agosto del 79 d. C.

12699269_10204201813085509_1122191572_oA Roma regnava l’imperatore Tito e Pompei rappresentava una delle più vivaci cittadine dell’impero. Con il foro, i due teatri, le terme, l’anfiteatro, il mercato, col suo clima sempre mite, il mare e la splendida e rigogliosa vegetazione, questa città, faceva gola perfino alle alte cariche romane, che, spesso, decidevano di soggiornare qui per staccare dalla vita frenetica della città eterna.

12698836_10204201866926855_671439676_oFinché, la notte del 24 agosto, “la terra tremò con particolare violenza e si ebbe l’impressione che ogni cosa veniva non scossa, ma rivoltata sottosopra. […] Alla fine quella tenebra diventò quasi fumo o nebbia e subito ritornò la luce del giorno, rifulse anche il sole: un sole livido come suole essere quando si eclissa. Dinanzi ai miei occhi spauriti tutto appariva mutato: c’era un manto di cenere alta come di neve.”

Queste le parole di Plinio il Giovane in una lettera a Tacito in cui tenta di raccontare la sua diretta esperienza con l’eruzione vulcanica.

Foro(Foro)

Dopo questo terrificante fenomeno la città rimase sepolta per secoli fin quando, nel 1700, sotto il volere di Carlo di Borbone, iniziarono gli scavi che oggi sono considerati patrimonio dell’Unesco.

Anfiteatro(Anfiteatro)

Immaginare la vita cittadina di duemila anni fa non è per nulla difficile: subito dopo l’ingresso, infatti, si può ammirare il tempio di Venere, la Basilica (edificio pubblico, e non religioso) e il Foro (centro amministrativo della vita politica, economica e religiosa).

basilica(Basilica)

taverna(Taverna)

Ho girovagato nella città fantasma per quasi cinque ore. Mi sono emozionata nel vedere la Villa dei Misteri (chiamata così per i meravigliosi affreschi che rappresentano, probabilmente, un rito di iniziazione), divertita ad attualizzare i resti delle taverne che diventavano, grazie alla mia fervida immaginazione, ristoranti con la formula “all you can eat” e ho passato quasi mezz’ora nelle terme a pensare che, alcune cose nel tempo, sono cambiate restando esattamente uguali a se stesse. Come la spavalderia e la vanità degli uomini, per esempio, espressa in un graffito del soldato Floronius, sui muri della palestra, che scrive di essere stato lì a Pompei dove le donne non seppero resistergli e si donarono a lui.

Palestra(Palestra)

12699128_10204201957249113_919938223_o(Vasca termale femminile)

12722702_10204202049211412_1052036565_o(Affresco nella Villa dei Misteri)

Una delle cose più commoventi dell’intera giornata è stata osservare il Vesuvio, custode geloso della “sua” città, da ogni angolo, ammirarlo e, un po’ egoisticamente, ringraziarlo per ciò che ha fatto.

12696674_10204201898287639_845528356_oCiò che l’uomo avrebbe distrutto con il tempo, infatti, il Vesuvio ha protetto, restituendoci, oggi, il più bell’esempio di città romana al mondo.

Vesuvio

“Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante.” Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia, 1816.

 Consigli utili:

  • Approfittate, come ho fatto io, della prima domenica del mese con l’ingresso gratuito agli scavi. Ho trovato infatti, tutta l’intera area un po’ cara, a partire dal parcheggio (2,5 € all’ora) all’audio guida (6,5€).
  • Munitevi di cartina, e di audio guida (se siete un gruppo di poche persone anche una può bastare) prima di entrare agli scavi. Senza, rischiate di perdervi molte cose da vedere.
  • Indossate scarpe comode. Girovagare all’interno dell’antica città è stato come fare trekking in collina.
  • A pochissimi km dagli scavi, è ubicato il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. A prescindere dal fatto che siate credenti o meno, consiglio di andare a visitarlo e di salire sul campanile. Ad 82m di altezza potrete godere di una vista mozzafiato.

Budget totale: 15 € (compreso di benzina, autostrada e parcheggio, diviso in tre).

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